Cosa vedere a Lucca in un giorno
18/06/2019
Le mura di Lucca
Lucca è un comune toscano famoso per le sue mura, perfettamente conservate, come lo sono anche il resto dei monumenti storici della città che mantengono intatta la sua bellezza. Lucca vanta un grazioso centro storico, impreziosito dalla storia e dai numerosi luoghi di culto che ne fanno una città di grande rilievo in Toscana. Ma anche il lato glamour di Lucca è dietro l’angolo quindi immergetevi per alcuni minuti nella lettura per scoprire un luogo che vuole essere scoperto.
Se il simbolo di Pisa è la Torre Pendente a Lucca lo sono sicuramente le mura.
Meta per numerosi turisti, le mura medievali avevano la funzione di mantenere i nemici fuori dalla città e proteggere gli abitanti da eventuali attacchi. Dobbiamo riconoscere che hanno ben adempito al loro compito poiché si mostrano ancora solide e la città si può dire salva.
I lavori delle mura iniziarono nel 1545 e terminarono nel 1650 circa.
Con un’altezza di 12 metri circondano l’intera città raggiungendo una lunghezza di oltre 4 km. Lungo le mura è possibile trovare ben 9 storiche porte che venivano aperte all’alba e chiuse al tramonto, per proteggere la città in caso di assedio.
Come abbiamo detto, le mura sono meta per molti turisti, sono un punto della città che di certo non passa inosservato, anche se siamo solo di passaggio. Sono fin dalla loro costruzione percorribili mediante un lungo argine che adesso viene utilizzato per escursioni in bicicletta o come luogo di incontro con la possibilità di stendere un telo nei vari punti verdi per approfittare di uno spuntino.
Gli alberi che troverete lungo l’argine delle mura furono piantati inizialmente per compattare il terreno come testimoniano alcuni documenti dell’epoca ed erano tutti pioppi. Oggi si possono contare 35 specie diverse, tra i quali aceri, cedri, ippocastani, lecci e platani, meravigliosi alberi secolari che conferiscono colore alla città.
Le torri di Lucca
La Torre Guinigi e la Torre delle Ore sono le ultime torri lucchesi ancora in piedi, sono nate per vigilare sulla città, che sia per vanità o per motivi bellici.
La Torre Guinigi, è stata costruita proprio per la vanità della famiglia Guinigi nel lontano 1300. Più alta era la torre più grande era il prestigio della famiglia che la possedeva e la Torre Guinigi è alta 45 metri. Sulla sua sommità crescono dei rigogliosi lecci, ma per poterli ammirare nel loro singolare luogo d’origine è necessario affrontare 230 scalini, scanditi da 25 rampe di scale, ma ne varrà la pena perché arrivati sulla vetta il panorama sarà davvero unico.
Dopo essere scesi da questa torre dovrete trovare anche un po’ di tempo per visitarne un’altra, la Torre delle Ore, tappa obbligatoria per gli amanti dei congegni che scandiscono il tempo. L’orologio della torre, a meccanismo manuale, è stato installato nel 1754 dai mastri orologiai di Lucca ed è tutt’oggi funzionante. La torre è più alta della Guinigi e molto probabilmente durerete un po’ più di fatica ma arrivati in cima vi godrete Lucca a 360 gradi, con i suoi tipici tetti di terracotta e le montagne che tutto osservano.
Pinacoteca di Lucca
È un’elegante dimora costruita fra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo, quella che si trova a Palazzo Mansi è la più importante della città, qui spiccano opere di artisti di grande rilievo come Beccafumi, Pontormo e Tintoretto, pittori lucchesi come Batoni, Ridolfi e Tofanelli, ma anche molti artisti stranieri, quindi è quasi superfluo dire che gli appassionati d’arte troveranno tante sorprese in questo sofisticato percorso culturale.
Duomo di San Martino a Lucca
Il Duomo di San Martino è il luogo di culto di riferimento per i cittadini lucchesi. È una cattedrale ricca di dettagli, apprezzati soprattutto da coloro a cui piace osservare. Il primo dettaglio che non può passare inosservato è l’asimmetria della parte destra della facciata, la quale è stata adattata alla preesistente torre campanaria. L’interno della cattedrale custodisce preziose opere d’arte come l’Ultima cena del Tintoretto, pertanto non limitatevi ad ammirare l’esterno di essa ma attraversate la soglia di ingresso e rimirate la preziosità dell’interno di questo luogo.
Lucca: Piazza dell’Anfiteatro
La sua edificazione è cominciata nel 1830 da parte dell’architetto Nottolini ed è ispirata all’anfiteatro romano.
La particolarità di questa piazza è data dalla sua forma che da’ l’idea di essere chiusa, senza via d’uscita, ma l’accesso è possibile grazie a quattro piccole porte a volta. Viene considerata il cuore di Lucca nel quale un via vai di persone si incontra nei vari bar, i quali ricoprono la circonferenza dello slargo.
Lucca: Palazzo Ducale di Lucca e Palazzo Pfanner
Nella vostra “To do List” non dovrebbe nemmeno mancare la visita al Palazzo Ducale, dove i colori e le decorazioni delle stanze vi sedurranno e vi permetteranno di perdervi fra i corridoi. Gli arredamenti sono molto curati, soprattutto negli appartamenti dei Sovrani, lo potrete vedere attraversando le varie stanze dove sarete immersi dalla sfarzosità e dalla maniacale e passionale cura dei dettagli dell’epoca.
L’altro edificio che merita le vostre attenzioni è il Palazzo Pfanner, una lussuosa dimora privata che oggi viene valorizzata con visite e prestigiosi soggiorni. Questo elegante palazzo è impreziosito da un grande giardino, molte volte preso in custodia per girare film ed eventi data la semplicità con cui conferiva eleganza e regalità ai set.
Lucca: Via Fillungo
Dopo aver passeggiato sulle mura, percorso più di 200 scalini, camminato fra i dipinti, solcato la soglia del Duomo, percorso Piazza dell’Anfiteatro e attraversato regali stanze i vostri piedi saranno stanchi, ma non tanto da evitare lo shopping, perché Via Fillungo vi aspetta. Questa via è la meta per tutti coloro che non possono fare a meno di riportare a casa un souvenir, ma anche per coloro che non vogliono ancora terminare la visita e salutare Lucca. Ma non è adibita solo a svuotare le tasche, anzi, questa strada può essere considerata un museo a tutti gli effetti data la storia che le ha dato origine. Il nome della via infatti ha origini lontane, prende il nome dal castello di Fillongo in Garfagnana, legato alla nobile famiglia Falabrina, la quale esercitava diritti feudali sulle molte casa che possedeva in questa via.